Attivato dal C.S.P. con la collaborazione degli istituti scolastici del territorio
Servizio di consulenza educativa per famiglie e insegnanti
Avviato per contrastare la povertà educativa e promuovere il benessere scolastico
A seguito dei due anni di pandemia che hanno impattato in modo prepotente nell’ambito scolastico sugli studenti e sulle loro famiglie, il Consorzio Intercomunale dei Servizi alla Persona del Novese, di concerto con dirigenti e docenti delle scuole operanti nel territorio dei trenta Comuni aderenti al C.S.P., ha attivato il ‘Servizio di consulenza educativa per famiglie e insegnanti’, un’azione di sportello gratuito all’interno della scuola, a disposizione delle famiglie e del personale docente.
«Lo sportello – spiegano i componenti del Consiglio di amministrazione del Consorzio Intercomunale dei Servizi alla Persona del Novese – è uno spazio di ascolto e di accoglienza dove i genitori possono trovare un momento di scambio e di confronto in relazione a tematiche educative e ai bisogni di crescita dei loro figli».
Per fruire del servizio i genitori interessati possono chiedere un appuntamento con gli esperti dell’ente tramite il docente di riferimento dell’istituto scolastico frequentato dai propri figli e saranno poi contattati per un colloquio di consulenza dal personale educativo.
«Questo è un servizio innovativo e di forte approccio preventivo che si concretizza attraverso il lavoro con le famiglie e il territorio – sintetizza il direttore del C.S.P., dottor Marco Travasino – per il quale il nostro ente ha anche dato avvio a un percorso di approfondimento e di specializzazione del personale interno per poter offrire nei prossimi mesi anche contesti formativi e di approfondimenti allargati a tutta la comunità scolastica».
Il ‘Servizio gratuito di consulenza educativa per famiglie e insegnanti’, è stato attivato dal Consorzio Intercomunale dei Servizi alla Persona del Novese in concomitanza con il corrente anno scolastico, attraverso la stipula di 7 convenzioni, rispettivamente con:
– Istituto comprensivo 1 di Novi Ligure, diretto da Filippo Pelizza;
– Istituto comprensivo 2 di Novi Ligure, del quale è dirigente scolastico Silvia Borsano;
– Istituto comprensivo 3 di Novi Ligure, diretto da Giovanna Ravanazzano
– Istituto comprensivo ‘Gavi – Val Lemme’ del quale è responsabile Sabrina Caneva;
– Istituto comprensivo ‘Martiri della Benedicta di Serravalle Scrivia del dirigente scolastico Carlo Oneto;
– Istituto comprensivo ‘Elementare Arquata Scrivia’ rappresentato da Andrea Botto;
– Scuola paritaria dell’Infanzia ‘A. Giriodi’ di Francavilla Bisio, presieduta da Rosa Mazzarello.
Tali convenzioni, stipulate in concomitanza con il corrente anno scolastico, rafforzano e confermano le attività di confronto e condivisione tra istituzioni in ambito di azioni a contrasto della povertà educativa e promozione del benessere scolastico.
Le convenzioni sottoscritte dai Dirigenti scolastici e dal Direttore del C.S.P., confermano l’impegno concreto e operativo nel condividere linee progettuali e azioni territoriali in forte sinergia, oltre a rappresentare un punto di partenza per capitalizzare l’impegno profuso dal personale scolastico e da quello del Consorzio negli incontri e nei momenti di confronto avvenuti negli ultimi mesi dell’anno scolastico 2021/2022.
«Il contesto scolastico – sottolinea la presidente Maria Gabriella Mazzarello – rappresenta un importante osservatorio sui bisogni e sulle necessità dei bambini e dei ragazzi, soprattutto da un punto di vista educativo. Raccoglie e va incontro ai bisogni delle famiglie dopo la fase pandemica, oltre che rappresentare, da sempre, un importante attore locale ove promuovere azioni di sostegno al ruolo genitoriale e al contrasto del disagio giovanile.
In questi mesi, infatti, il personale del C.S.P. ha incontrato tutti gli istituti scolastici del territorio per analizzare e decodificare i bisogni delle famiglie e degli studenti che le insegnanti, nell’espletamento del loro ruolo professionale, hanno colto e raccolto in un momento delicato come quello in cui ci troviamo dovendo far fronte alla fase post pandemia Covid-19».